Le imprese di autotrasporto temono una riduzione delle risorse per la riduzione delle accise sul gasolio, che potrebbero essere tagliate per finanziare la flat tax. Intanto si attendono i provvedimenti per la deduzione forfetaria delle spese non documentate e la pubblicazione del Decreto sulla distribuzione delle risorse.
Il Governo Conte ridurrà lo stanziamento per lo sconto sullo accise per l’autotrasporto? Per ora non c’è una risposta chiara e definitiva. Un articolo del Corriere della Sera del 18 giugno 2018 afferma che il Governo “ha messo nel mirino” gli incentivi fiscali ritenuti “nocivi per l’ambiente” per coprire il costo della flat tax, stimato tra 40 e 50 miliardi di euro. Secondo il quotidiano, al ministero dell’Ambiente avrebbe stilato un elenco di oltre duecento “sussidi ambientalmente dannosi”, che comprenderebbe anche il miliardo e duecento milioni stanziato per le accise dell’autotrasporto (cui si aggiungono un miliardo e mezzo per l’aereo e 456 milioni per il mare). Inoltre potrebbe avvenire anche un aumento delle accise sul gasolio, per allinearle a quelle sulla benzina. Lo stesso giorno, però, il Fatto Quotidiano riporta una smentita di tali ipotesi attuata dal ministero dell’Ambiente, anche se dobbiamo precisare che lo sconto delle accise per l’autotrasporto è competenza del ministero dei Trasporti, che finora non si è espresso.
Non è la prima volta che si parla di ridimensionare lo stanziamento sulle accise per l’autotrasporto con fine di ridurre la spesa pubblica e le associazioni di categoria in passato hanno minacciato una mobilitazione in caso di tagli. Per ora non registriamo reazioni, anche perché non ci sono posizioni ufficiali, ma nei giorni scorsi sono apparsi moniti sulle conseguenze che un aumento del costo del gasolio può avere per un settore che ha già margini molto bassi, se non inesistenti. “Un forte rimbalzo dei valori rispetto a quanto registrato nel primo trimestre del 2018, con livelli anche superiori al 2% settimanale – scrive in una nota il segretario generale della Fiap, Silvio Faggi – che ha portato alla data dell’11 giugno scorso (ultimi dati del Mise estratti per il calcolo) ad un incremento rispettivamente del 8,69% del prezzo medio di vendita del gasolio alla pompa – pari a 1252,58 € per 1000 litri, e del 8,72% del prezzo medio del gasolio professionale, calcolato al netto del recupero delle accise per i veicoli sopra le 7,5 tonnellate – pari a 1038,40 € per 1000 litri. I valori riportati sono, ovviamente, al netto di Iva. Numeri certamente preoccupanti per le imprese che si sono trovate a sopportare questi maggiori costi tempo zero, e con la necessità di un difficoltoso adeguamento dei prezzi dei loro servizi”.
Faggi aggiunge che “avevamo calcolato che per la sola voce gasolio, all’inizio del 2018, le imprese avrebbero dovuto adeguare i prezzi dei servizi di trasporto di un 2% al 3% circa. Oggi, a distanza di sei mesi circa, servirebbe un incremento di ulteriori 3,1 punti percentuali circa. In soldoni, utilizzando valori di esempio, percorrendo 10mila km/mese con un autoarticolato, supponendo un prezzo di 1,500 €/km applicato nel mese di gennaio, ora l’impresa dovrebbe incrementare tale valore tra 1,577 e 1,593 €/km, ossia tra 770 € e 930 € in più al mese di adeguamento. È sufficiente moltiplicare questi ultimi valori per il numero dei mesi dell’anno restanti e per i veicoli in uso, per comprendere il peso nei conti dell’impresa della voce di costo gasolio aggiornata. E abbiamo tenuto conto dell’attuale riduzione delle accise”.
Intanto, le aziende di autotrasporto stanno ancora aspettando la consueta nota annuale dell’Agenzia delle Entrate sulla deduzione forfettaria delle spese non documentate delle piccole e medie imprese necessaria per completare la dichiarazione dei redditi relativa al 2017. Fino a quando l’Agenzia non emetterà il documento, non si saprà se sarà mantenuto il valore di 51 euro al giorno dello scorso anno. Il ritardo non è una novità, perché la nota del 2017 è stata emessa all’inizio di agosto. Gli autotrasportatori attendono anche la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto, già firmato dall’ex ministro Delrio, relativo alla suddivisione delle risorse per il 2018.