Il 28 marzo 2018, i Carabinieri di Milano hanno sgominato una banda di truffatori che si presentavano ai committenti come aziende di autotrasporto apparentemente in regola, poi sparivano con la merce. Bottino di 600mila euro. Tra le vittime anche la band di Zucchero Fornaciari. La “stangata” è durata ben sei mesi, durante i quali la banda formata da sette italiani è riuscita a ritirare almeno sedici spedizioni da aziende di logistica dell’Italia settentrionale fingendosi una reale e regolare impresa di autotrasporto, con una vittima celebre: il musicista Zucchero, che è stato derubato di strumenti musicali e attrezzature di scena. L’indagine è stata avviata dalla Procura di Monza e svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano sulla base delle denunce ricevute dalle imprese di logistica derubate tra settembre 2016 e febbraio 2017 con lo stesso meccanismo. La banda aveva creato false identità d’imprese di autotrasporto che risultavano regolari per vincere commesse di trasporto. Così, i camion si presentavano in ribalta, caricavano e poi sparivano con la merce.
La banda era ben organizzata e aveva creato indirizzi di posta elettronica, numeri telefonici voip e sim per cellulari, falsi documenti d’identità, targhe clonate per i camion e false autorizzazioni all’autotrasporto. La banda di truffatori aveva creato anche una propria struttura logistica per stoccare e rivendere ai ricettatori la merce, formata da due depositi a Orzivecchi e Travagliato, in provincia di Brescia. Secondo i carabinieri, l’organizzazione ha prelevato almeno sedici spedizioni, per un valore totale di 600mila euro. Il 28 marzo è partita l’operazione, che ha portato all’arresto di sette persone tra 27 e 52 anni, accusate di associazione per delinquere con carattere transnazionale, volta alla commissione dei reati di truffa, falso e sostituzione di persona. Cinque sono in carcere e due agli arresti domiciliari.
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