L’operazione Bandito è scaturita da un controllo da parte di una pattuglia della Polizia Stradale di Milano di un veicolo commerciale risultato di proprietà di un’azineda bolognese; il controllo, avvenuto in data 02/05/2017 in località A/50 Tangenziale Ovest di Milano, territorio del Comune di Buccinasco (MI), ha consentito di riscontrare la manomissione dell’impianto tachigrafo digitale, finalizzata all’omessa registrazione dei tempi di guida.
Il cronotachigrafo (o tachigrafo digitale nella sua versione più moderna) viene installato a bordo dei veicoli commerciali superiori a 3,5 t. e serve a registrare l’attività giornaliera del conducente, che deve rispettare i tempi di guida e di riposo previsti dalla normativa Europea, per la tutela della sicurezza stradale e, naturalmente, per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
La Polizia Stradale ha scoperto che attraverso un telecomando portatile modello FAAC, il conducente poteva attivare una semplice scheda elettronica, dotata di una propria antenna di ricezione, falsando così le registrazioni del tachigrafo e riuscendo a guidare ininterrottamente per ore, mentre il veicolo risultava fermo a riposo.
Le indagini, iniziate subito dopo il primo controllo e condotte dall’A.G. milanese, si concludevano il 25 settembre u.s. consentendo al personale della Polizia Stradale milanese e della Sezione Polizia Stradale di Bologna, coadiuvati da un consulente tecnico, di eseguire un decreto di perquisizione emesso dalla medesima A.G., riscontrando su tutti i veicoli la manomissione di 6 tachigrafi digitali di recente produzione e l’alterazione di un cronotachigrafo analogico costruito prima del 2012.
Tra questi è stato nuovamente individuato anche il veicolo commerciale oggetto del controllo del 02 maggio 2017, ed è quindi risultata persistente la condotta illecita prevista dall’art. 437 C.P. consistente nella rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.
In particolare sono stati sequestrati nr. 4 sensori KITAS modificati, nr. 3 sensori KITAS non originali, nr. 3 schede elettroniche in grado di alterare i dati reali del veicolo e i dati memorizzati dal tachigrafo, nonché 7 telecomandi.
Oltre alla denuncia all’A.G., sono state contestate le violazioni amministrative previste dall’art.179 del Codice della Strada per l’ammontare di 12.000,00 Euro e sono state inoltrate le segnalazioni agli Organi competenti per la revoca dell’autorizzazione all’esercizio della professione di autotrasportatore.